Dal 16 giugno è in distribuzione Sentimentale. Dedicato a Lelio Luttazzi nuovo progetto discografico della cantante friulana Barbara Errico, prodotto da Koinè by Dodicilune.
Docente di canto e artista poliedrica che spazia dal jazz al blues, dal gospel al cantautorato, Barbara Errico – con la collaborazione di Rossana Luttazzi e della Fondazione Luttazzi – ricostruisce lo spirito, le sonorità e lo swing del grande Lelio Luttazzi attraverso alcuni celebri brani di sua composizione già interpretati da grandissimi cantanti del panorama italiano come il Quartetto Cetra, Mina, Jula de Palma, attraverso gli arrangiamenti orchestrali del M° Antonello Vannucchi, grande amico dell’artista, musicista ed arrangiatore nelle orchestre Rai dagli anni 60 e sino agli anni 90.
Il progetto fruisce del sostegno e del supporto della Fondazione Lelio Luttazzi e della stessa Rossana Luttazzi, moglie del compianto compositore.
Il progetto sarà presentato in concerto il 2 luglio prossimo all’interno del prestigioso Festival Udine Jazz 2014: https://www.euritmica.it/evento/barbara-errico/
“Quando Barbara mi ha telefonato per mettermi al corrente del suo prezioso progetto, subito dopo l’inevitabile commozione, ho pensato che a Lelio sarebbe piaciuto.
Barbara piaceva a Lelio e dunque, mi sono appassionata insieme a Lei per far sì che il risultato, come poi è avvenuto, fosse quello che lei desiderava: un CD elegante, raffinato, sofisticato, ma anche ironico come sarebbe piaciuto a Lelio. La sua voce luminosa ha saputo cogliere le mille nuances delle melodie di Lelio e la giusta ironia.
Brava Barbara! Grazie di cuore con gratitudine a nome mio e a nome della Fondazione Lelio Luttazzi.” Rossana Luttazzi
«Signore e signori: Lelio Luttazzi!». Il maestro, tante volte, ha presentato il fior fiore dello spettacolo italiano nei diversi e fortunati programmi televisivi che si avvicendavano nella Tv degli anni migliori. Qui si presenta la sua musica che riesce a fondere, senza alcuna sbavatura metrica, la lingua italiana con lo swing, a lui così naturale. Luttazzi, insieme a pochi altri, ha costruito il patrimonio italiano del Tin Pan Alley, indossando con nonchalance non riconosciuta gli abiti di George Gershwin e consegnando ai posteri un canzoniere immarcescibile, che pochi sanno maneggiare a dovere. La Fondazione Luttazzi, per mano di Rossana, riesce a tenere viva la memoria di tanta ricchezza musicale, di tante sfumature che solo delle orecchie attente possono cogliere e che vanno ben oltre le limpide melodie disegnate dal Maestro. Barbara Errico è una raffinata e attenta specialista in tal senso e attinge dall’eredità di Lelio Luttazzi con quel garbo che pochi avrebbero saputo offrire. La sua voce è adamantina e sa recitare ogni singolo passo, complice l’efficace combinazione tra dizione perfetta, registro esteso e ricco di sfumature, e la giusta dose di ironia. Al suo fianco un ampio novero di eccellenti musicisti, che mettono in chiaro la vitalità della musica, sottolineando sì l’immortalità di brani come Souvenir d’Italie, Sentimentale, Mia vecchia Broadway, Vecchia America, ma anche l’assoluta freschezza e attualità degli stessi. Il pianoforte, che tanto jazz ha sprizzato tra le dita di Luttazzi, è qui parimenti toccato da Lorenzo Hengeller, al quale va anche il merito di avere una voce capace di far scena, e Antonello Vannucchi, che non abbisogna di presentazioni: eleganza, ordine, gusto, perfezione e chiarezza. Altro doppio colpo è dato prima da ‘Nnammurammece, in versione unplugged, perché alla voce della Errico fanno da contraltare le sole corde della chitarra di Antonio Onorato, che dà nuova filigrana al verbo partenopeo, e dall’inedito Buonanotte Rossana, meravigliosa carezza di un sogno; un sogno che solo Luttazzi è capace di regalare. Alceste Ayroldi
“Ripercorrere alcuni momenti, sia pure essenziali, del periplo creativo di Lelio Luttazzi deve aver affascinato Barbara Errico per l’estrema complessità e rischiosità dell’impresa. Solo immedesimandosi in lui, nelle sue molteplici vesti di virtuoso-compositore-paroliere-“stonatore”-showman-mito, ci sarebbe potuta riuscire. Nella mutevolezza permanente, vocale e interiore, sta il segreto del suo successo. Barbara Errico intona con piacevole nonchalance – una delle mille doti luttazziane – “Ogni donna è come una canzone / forse banale”. Intendendo beninteso l’opposto, “anti-banale, unica di per sè”, grazie a quel gioco di nonsense contraddittori a cui Luttazzi ci aveva abituati. Inanella preziosamente avverbi a catena, a dimostrazione di quanto eccezionalmente il “sì” suoni sulle labbra femminili. Scegliendo una suite di refrain nostalgici, di souvenir dell’Italie che fu, della Broadway che non c’è più, dell’America del charleston, della Napule ‘nnammurata, Barbara Errico ritrova istintivamente “la formula della felicità”. Volando liberamente tra le melodie di Gershwin e Berlin, maestri del nostro maestro, ci regala inoltre un delicatissimo au revoir da parte di Luttazzi che commuove fino alle lacrime: “Buonanotte Rossana”. “Sarò lì vicino / Sarai qui con me”, ripete la sua voce, calorosa, sicura di sé, senza esitazioni. Lelio da lassù l’accompagna in sordina al pianoforte swingando parole astratte e incomprensibili.” Lorenzo Codelli
“Barbara Errico sa scegliere. Il repertorio, lo stile, i compagni d’avventura, il mood. In questi anni di latta, liquidi e retromodernisti per paura del futuro che ci corre incontro, lei passa da Endrigo a Luttazzi, nel nome di certa canzone elegante, jazzata e fiera di essere nazionalpopolare in senso gramsciano. Lo fa tenendo insieme il magistero degli arrangiamenti vintage di Antonello Vannucchi e Franco Feruglio con quelli dei giovanotti matti newpolitani Lorenzo Hengeller e Antonio Onorato. Lo fa con gusto che non cerca la deriva modaiola electroswing, magari lasciandola – perchè no? – a futuri remix, bazzicando nel canzoniere del maestro Lelio per scegliere perle e perline che ricordiamo intonati con massima leggerezza, la più profonda delle arti, dal Quartetto Cetra (sempre sia lodato, volete mettere con il varietà odierno in cui Fiorello sembra un marziano?), da Mina, da Jula de Palma…
Ha voce duttile e calda, Barbara, sa stenderla sulle melodie, sa swingare con italica moderazione, sa farsi discreta quando si intesta, orgogliosa l’inedita dedica di “Buonanotte Rossana”. Sa regalarci l’opportunità di ricordare spettacoli d’altri tempi e parolieri che si chiamavano Chiosso (ah quel Fred dal whisky facile), Amurri, la premiata coppia commediante Tarabusi & Scarnicci. Sa chiamare in causa le fonti di ispirazioni primarie, da Gershwin ai Berlin. Sa contornarsi di un mucchio selvaggio di splendidi musicisti, veterani o emergenti che essi siano. Sa reclamare il diritto ad essere “Sentimentale”, aggettivo che non rifiuta i piaceri della carne, anzi li prepara, come un romantico – fosse pure illusorio – moltiplicatore di gemiti sinceri. Un’alternativa al Viagra sonico, insomma.
Ps. Barbara sa anche che il napoletano è lingua internazionale della canzone, come l’inglese, più dell’italiano.” Federico Vacalebre
• fotografie di Cesare Bellafronte (Click&Ciak – Photo&Cinematography)
• la foto di lelio Luttazzi è di Marinetta Saglio (per gentile concessione di Rossana Luttazzi)
Tracklist
1. MI PIACE
2. CHI MAI SEI TU
3. ECCEZIONALMENTE SI
4. SENTIMENTALE
5. CANTO ANCHE SE SONO STONATO
6. VECCHIA AMERICA
7. SOUVENIR D’ITALIE
8. ‘NNAMMURAMMECE
9. BUONANOTTE ROSSANA
10. LOVE IS HERE TO STAY
11. MIA VECCHIA BROADWAY
12. BLUE SKIES
Koinè by Dodicilune KNE022
8033309690223
Claudio Corvini, trumpet
Sandro Deidda, tenor sax, clarinet
Antonio Onorato, guitars
Saverio Tasca, vibraphone
Quartetto d’archi Pezzè
Antonello Vannucchi/Lorenzo Hengeller, piano
Franco Feruglio, double bass, cl. guitar
Massimo Moriconi/Giorgio Rosciglione, double bass
Gianluca Nanni/Emanuel Donadelli, drums
Total Time 41:30
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