📀 Prodotto dall’etichetta Dodicilune Edizioni Discografiche e Musicali, distribuito dal 10 febbraio in Italia e all’estero da IRD International Records Distribution e dal 17 febbraio nei migliori store on line da Believe, “L’asino che vola” è il nuovo progetto discografico del Matteo Addabbo Organ Trio.
🎧 Nell’esecuzione dei nove brani originali, il compositore, pianista e organista Hammond è affiancato da Andrea Mucciarelli alla chitarra elettrica e Andrea Beninati alla batteria con la partecipazione del sassofonista Stefano Negri e del trombettista Cosimo Boni nel pezzo “A scuola da Joe”.
🎶 «”L’asino che vola” è una raccolta di brani che ho composto tra il 2019 e il 2022, anni come tutti noi sappiamo molto complessi. Come per uno strano scherzo del destino in mezzo a tutto questo si sono sovrapposti ulteriori eventi molto “provanti” per la mia vita privata ed anche per la mia salute», racconta Matteo Addabbo. «Così, appena ho avuto la possibilità, le forze fisiche e mentali, ho deciso di registrare questi nove brani e di farne un disco. Alcune di queste tracce sono dedicate ai miei compagni di viaggio, ovvero gli amici di sempre Muccia e Beni, che costituiscono il mio “Organ Trio”: amici e musicisti preziosi che mi hanno aiutato a realizzare con grande entusiasmo e grande partecipazione questo lavoro, dando un apporto artistico di grande spessore alla musica. Altre tracce sono dedicate ad alcuni dei miei eroi musicali; altre invece sono dedicate a tutte quelle anime che in questi anni tremendi se ne sono andate via dal mondo terreno e tangibile, ma che fortunatamente non se ne andranno mai via dal nostro mondo interiore, tornando a trovarci di tanto in tanto in quello onirico», prosegue il compositore e musicista. «Mi piacerebbe che questo disco fosse inteso dall’ascoltatore non solo come l’ascolto di una musica evocativa di emozioni, di ricordi, di paesaggi e di persone, ma anche come una sorta di monito a reagire quando nella vita ci troviamo davanti ad un momento di difficoltà apparentemente insormontabile. Reagire quindi attraverso la voglia di vivere, cercando di realizzare i propri sogni, includendo in tutto questo sia il pianto che le risa, magari lasciandosi andare anche alla fantasia più irrazionale e fanciullesca, provando ad immaginare anche solo per un istante, che se lo vogliamo davvero, anche gli asini forse possono volare!».