Concerto ufficiale di presentazione
10 Aprile 2014 ore 21,00
Auditorium Arcangelo Corelli
Corso Emaldi 111, Fusignano (RA)
info/prenotazioni:
Jazz Network • Tel. 0544 405666 • ejn@ejn.it
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“La musica di Stefano Savini mi ha portato a riflettere, e già questo non è poco, sulla figura del compositore oggi. Perchè Savini si sente fin dalle prime note non essere compositore appartenente a correnti scuole ma nello stesso tempo cerca un suo spazio nel contemporaneo. Lo cerca e secondo me lo trova a pieno titolo libero da ogni sovrastruttura avanguardistica esplora fa suo ogni linguaggio del contemporaneo e ce lo restituisce nella sua coerente e sincera elaborazione.
E’ forse così l’oggi compositivo???? Io credo che Savini sia un compositore dell’oggi e si meriti il titolo di moderno. Non si spiegherebbe il perchè attiri l’attenzione di grandi esecutori come Walter Zanetti assai attenti all’estetica della musica che scelgono di eseguire. Tutta una serie di indizi che alla fine giocano a favore di questo autore che io ho avuto modo di scoprire mixando la sua musica e non soltanto ascoltandola. C’é tutto in questi pezzi l’idea di un suono l’idea dello spazio sonoro con oggetti in lontananza oggetti in primo piano, piani formali ampi formati da piccoli pezzi aforistici che trovano la completezza nel loro insieme. Organici diversi accostati che si fondono in un sottile filo rosso timbrico orchestrale che li lega uno ad uno.
Insomma non posso che complimentarmi con l’autore e curioso aspetto il progresso del suo stile nei prossimi anni. Per adesso consegno al pubblico questo cd segnalandolo come molto interessante.” M° Marco Biscarini (compositore)
“MUSICA SEMPLICE” Ossia… racconto musicale della vita di un uomo comune
Questo progetto discografico con musiche originali, composte ed arrangiate da me medesimo,
è una sorta di piccola opera strumentale, comprendente 17 composizioni in forma di suite descrittiva per vari organici, sia nella dimensione che nella ricerca timbrica. Compaiono 15 strumenti diversi, suonati da 19 differenti musicisti voluti per manipolare la sonorità, il timbro e l’interpretazione della musica. Hanno collaborato musicisti di grande livello professionale, provenienti sia dal mondo classico che da quello jazzistico. Essendo pure Io un musicista che ha frequentato entrambi gli ambienti e di conseguenza ho sempre ricercato gli interpreti ideali, per suggellare al meglio l’idea che la mia musica, mi ha ispirato.
Il lavoro che presento è una metafora musicale della vita di ciascun uomo, partendo dal suo concepimento come nel brano d’esordio per fiati e percussioni, dal titolo “Gombar”, che significa in dialetto romagnolo cocomero o anguria, come la pancia della donna incinta.
“Risuona tonda e gioconda nella pancia della gestante l’annunciazione, e gli strumenti a fiato concertano creando un festoso contrappunto bandistico. Batte sempre più forte il cuore del feto, e corre al finale concitato: dall’utero al mondo.”
Il secondo episodio per quartetto d’archi, clarinetto e percussioni, chiamato “La Marcia”, evoca l’inizio di un percorso: “Ha inizio la marcia verso una luce che si schiude… A carponi! Con capitomboli! Ritto in piedi!,… ora non cadi più! Avvia il cammino, ripeti,imita, impara! Il ritmo è ostinato, la velocità aumenta: verso nuove e frenetiche esperienze.”
Le due danze per piano solo, “Danza Lieve” e “Danza Pesante” coincidono con il momento nel quale l’uomo, qui bambino, ove scopre il vivere in stile di danza a seconda della trama della propria vita. “Il fanciullo danza nella sua personale realtà…. cullato; e portato in un viluppo dove tutto può trasformarsi, tutto può essere.”
Eccoci ad una svolta con il brano per vibrafono, violoncello e contrabbasso.
“Emerso…Il giovane affiora dalle acque della prima età e la sua concezione dell’esistenza comincia a farsi più matura, vibrante e profonda.”
Le tre “Melodie Sentimentali” occupano la posizione centrale dell’esistenza, la fase dell’innamoramento in tre modi differenti. La prima, per il trio flauto, chitarra e contrabbasso evoca: “L’ingenuità della prima esperienza sentimentale: una dolcezza scontata, ma pura e cristallina.”
La seconda per quartetto d’archi e clarinetto è: “L’ approssimarsi delle prime amarezze, i sentimenti delusi portano turbamento, e generano nuove passioni.”
La terza per piano, clarinetto e violoncello, uno dei più classici organici, suppone che l’essere ha ottenuto la consapevolezza della dura esperienza che l’ardita e piacevole impresa lo ha condotto nella dimensione dei sentimenti. “ Più estesa ed articolata è ora l’esperienza: la ricerca sentimentale si fa più matura, più consapevole di paura ed ardimento, di gioie e dolori della dimensione amorosa.”
“Elogium è la piena coscienza delle proprie responsabilità, del proprio ruolo nella comunità. Il suono della chitarra sola, evoca la malinconia del pensiero,che indugia tra i ricordi del passato e le imprese ancora non compiute.”
Le sette “Pennichelle” per trio d’archi violino, viola e violoncello, sono il posarsi sulla quotidianità settimanale della vita, l’accasarsi che trasporta l’uomo nella fase senatoriale dell’esistenza.
“Sette Pennichelle. Sette giorni, sette sonni, sette sogni, sempre sette. L’ uomo al tramonto scopre lo svago del sonnellino rituale e dell’abbandono onirico.
Semplice. Sempre.”
“Angiulì”, angelo in dialetto romagnolo, “… è il commiato dalla vita terrena. Gli strumenti e la voce (effimera) evocano nella dolcezza della melodia, l’opera dell’uomo di buona volontà e il ricordo che ne lasciato ai posteri. Quella voce è l’anima che faticosamente abbandona il corpo, per farsi angelo.” Stefano Savini
(P) 2013
Dodicilune ED318
8033309693187
Stefano Savini, Walter Zanetti (chitarra)
Ottavia Sisti (voce soprano)
Davide Di Iorio (flauto)
Stefano Rava (oboe)
Mauro Vergimigli (sassofono tenore)
Gian Maria Matteucci (clarinetto)
Enrico Farnedi (tromba)
Francesco Bucci (trombone)
Guido Facchini (pianoforte)
Francesca Sgobba, Patrizio Castiglia, Stefano Martini (violino)
Manuela Trombini, Elisa Floridia (viola)
Fabio Gaddoni, Giacomo Gaudenzi (violoncello)
Mauro Mussoni, Stefano Ricci (contrabbasso)
Daniele Sabatani (percussioni/vibrafono)
Total Time 43:09
VIDEO
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