La PIZZICA SINFONICA di PIERO MILESI
Disponibile dal 1 agosto 2013
Concerto ufficale di presentazione
Festival SALENTO CLASSICA
domenica 15 settembre 2013
Atrio dei Teatini, Lecce, ore 21.00
ingresso 12 euro, info e prevendite tel 0832246517
Le Voci della Terra
Chiamato a rileggere il repertorio della tradizione salentina e a produrre un progetto originale, Piero Milesi nell’agosto del 2001, durante il concerto finale dell’ormai famosa manifestazione estiva de “La notte della Taranta” – di cui era allora direttore artistico –, diede vita ad un dialogo inedito tra la tradizione popolare e la musica colta. Quest’operazione di contaminazione tra generi musicali sfociò, di lì a poco, nella composizione de Le voci della Terra, brano simbolo di quella che sarà ribattezzata con il nome di “Pizzica Sinfonica”.
Il patrimonio sonoro, legato alla semplice trasmissione orale e ad una pratica strumentale quasi istintiva, venne così raccolto da Milesi all’interno della più varia e complessa trama timbrica orchestrale. Negli otto movimenti di cui si compone il brano, è la musica a prevalere. Una musica antica e moderna al tempo stesso che, con i suoi ritmi trascinanti, accompagna la danza delle “tarantolate”, ma che da sempre scandisce anche il laborioso operare di un popolo visceralmente legato alla terra. Ogni dettaglio, in questa partitura musicale, richiama infatti alla memoria luoghi e atmosfere di un passato non dimenticato, anzi presente. Prende le sembianze di volti di donna, sofferenti, rigati di sudore ed emaciati – perché il sole qui non perdona – ma dagli occhi vivi, profondi e lucenti, in attesa di un guizzo che le riporti alla vita, alla libertà. L’esclusivo suono di un tamburello regala, al consueto organico sinfonico, il gusto seducente e coinvolgente della pizzica. In un linguaggio musicale aperto alle più disparate influenze, da quella minimalista a quella pop, passando per brevi accenni ai ritmi puntati tipici della musica jazz, Milesi gioca molto sui rimandi proprio per creare un accordo, quanto più armonioso e mai stridente, tra l’ambito classico e quello popolare. Anche la scelta degli otto movimenti non sembra casuale, anzi si colloca perfettamente in questo continuo richiamo. Quasi volesse cadenzare la sua composizione come una sinfonia, Milesi la suddivide in movimenti, ma in numero doppio rispetto al tradizionale, elaborando così una struttura in otto parti. Nello svolgersi sonoro dell’esteso brano, il ritmo ossessivo del calpestare i piedi per terra, del muoversi a suon di musica in una danza ipnotica, trait d’union della composizione, acquista sempre più forza, fino a sfociare in una vorticosa cadenza conclusiva del tamburello, che scioglie finalmente l’incantesimo.
Il 12 aprile 2002, nel gremito Teatro Politeama Greco di Lecce, l’Orchestra Sinfonica ICO “Tito Schipa” diretta da Vito Clemente per la prima volta diede corpo sonoro a questa composizione di Piero Milesi, l’architetto dei suoni dal sorriso bonario. (note a cura di Laura Abbatino)
Artéteka, Txalapàrta
Artéteka è una parola che in dialetto salentino significa “irrequietezza”, “stato d’animo perennemente eccitato”: il pezzo si basa infatti su un movimento di danza in 12/8 tipico della “pizzica” (ovvero “il morso della taranta”). Su questo continuo, innervato dal ritmo incessante di una “tammorra” a sonagli alla quale vengono affidati anche alcuni passaggi solistici di carattere improvvisativo, si dipana una danza “metafisica” che trova nel progressivo crescendo timbrico e sonoro la sua soluzione formale sino a raggiungere un’apoteosi in cui tutta l’orchestra è chiamata a esaltare il senso dionisiaco della danza stessa. Questo breve pezzo è il primo di una serie d’ispirazione etnica che prenderà in considerazione le culture musicali europee meno conosciute, con l’idea di coniugare il suono di uno strumento etnico con quello di un’orchestra sinfonica.
Se in Artéteka protagonista è la “tammorra”, in Txalapàrta è proprio lo strumento che dà il nome alla composizione a condurre il filo di una pulsazione/tensione ritmica che trova nell’orchestra ora momenti di mimesi, ora moltiplicazioni poliritmiche, e finalmente un contesto armonico in cui le molteplici intonazioni delle assi di legno di questo strumento trovano un ambiente di risonanza che ne prolunga ed esalta il suono. È un pezzo di grande energia in cui sono presenti due momenti cadenzali, anche in omaggio alla tradizione eminentemente orale della pratica strumentale della “txalapàrta”, che si snodano su un ritmo di 4/4 continuamente insidiato da accenti sincopati che ne costellano il divenire. In questa registrazione viene eseguita la versione per due marimbe appositamente pensata per l’Orchestra Tito Schipa di Lecce. (note a cura di Sabrina Santoro)
PIERO MILESI (1953 – 2011)
Nasce a Milano nel 1953. Dopo aver studiato violoncello alla Scuola Civica di S.S. Giovanni e composizione sperimentale ed elettronica presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, nel 1977 entra, in veste di autore ed esecutore, nel Gruppo Folk Internazionale di Moni Ovadia con cui realizza il disco “Daloy Politzei” e le musica di scena di “Le Mille e una notte” della compagnia del Teatro dell’Elfo. Laureato in architettura (con una tesi sui rapporti tra spazio e suono) alla fine degli anni settanta compone “Modi n. 1” e “Modi n. 2”, opera per orchestra poi pubblicata dall’etichetta britannica indipendente Cherry Red Records. Per la label americana Cuneiform Records pubblica, invece, due colonne sonore, “Camera astratta” e “The Nuclear Observatory of Mr. Nanof”, inserito nel 1988 tra i dieci migliori Lp di musica contemporanea nel mondo secondo un sondaggio dell’inglese Wair Magazine. Il suo impegno nella composizione per teatro, danza, cinema, video e installazioni si affianca al lavoro di scrittura per sigle televisive e musica per pubblicità. Nel 1995 Fabrizio de Andrè lo sceglie come arrangiatore, esecutore e produttore del suo ultimo disco “Anime salve“, dopo la collaborazione per gli arrangiamenti e le orchestrazioni del precedente “Le nuvole“. Ha lavorato inoltre ai dischi “Sixteenth Moon” di Kazufumi Miyazawa prodotto da Hugh Padgham con Manù Katché, Dominic Miller e Pino Palladino, “Miss Mondo” di Ligabue e “Belle speranze” di Fiorella Mannoia. Gli ultimi anni della sua carriera sono legati al Salento. È stato, infatti, Maestro Concertatore (1999 e 2001), Direttore Artistico (2002) e ospite (2007) del Festival della “Notte della Taranta”, lasciando un
indelebile ricordo. È morto improvvisamente il 30 ottobre 2011.
(note a cura di Pierpaolo Lala)
IVAN FEDELE (1953)
Nato a Lecce, ha compiuto gli studi pianistici con B. Canino, V. Vitale e I. Deckers e di composizione con R. Dionisi, A. Corghi e F. Donatoni. Il suo catalogo comprende più di cento titoli tra i quali Antigone, opera commissionata per l’apertura del Maggio Fiorentino e insignita del XXVII Premio “Franco Abbiati” come migliore novità assoluta del 2007. Oltre a numerosi lavori da camera, molte sono le composizioni per orchestra sola, con strumento concertante o sinfonico-vocali di cui En archè, 33 noms (Commissione del Teatro alla Scala di Milano) e La pierre et l’étang (…les temps…) sono le più recenti. La sua musica è stata diretta, tra gli altri, da Boulez, Eschenbach, Chung, Saalonen, Muti, Slatkin, Robertson, Kalitze, Wit, Valade e Rophé ed eseguita dalle più prestigiose orchestre ed ensemble del mondo. È stato premiato con lo “Choc de la Musique 2003”, il “Coup de Coeur 2004”, il Premio del Disco Amadeus nella categoria contemporanea e il Premio della Critica/Classica della rivista Musica & Dischi. Svolge un’intensa attività didattica che lo ha visto presente in importanti istituzioni come l’Università di Harvard, l’Università di Barcellona, la Sorbona e l’IRCAM di Parigi, l’Accademia Sibelius di Helsinki, l’Accademia Chopin di Varsavia, il Centro Acanthes di Avignone, il CNSM di Lione e il CNR di Strasburgo, oltre che nei Conservatori di Milano, Bologna e Torino. È titolare della Cattedra di Composizione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma. Nel 2000 è stato insignito dal Ministro della Cultura Francese dell’onorificenza di “Chevalier de l’Ordre des Lettres et des Arts” e nel 2005 è nominato Membro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma. Dal 2009 al 2011 è stato direttore artistico dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Successivamente viene nominato direttore artistico del Settore Musica della Biennale di Venezia per il quadriennio 2012-2015. Attualmente è Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica Tito
Schipa di Lecce.
PASQUALE CORRADO
Nato a Melfi e cresciuto a Lavello in provincia di Potenza, tra il 2001 e il 2008 si diploma in Direzione d’Orchestra (con D. Agiman) presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano; in Composizione (con A. Solbiati); in Pianoforte (con G. Ottaiano) e in Direzione di Coro e Musica Corale (con C. Moscariello). Continua il perfezionamento in Composizione con Ivan Fedele presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diplomandosi con il massimo dei voti e la lode e ricevendo il prestigioso Premio Petrassi 2011, consegnato in Quirinale dal Capo della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. In seguito viene selezionato per il Cursus 1 al centro di ricerca musicale parigino IRCAM. Debutta al Ticino Festival dirigendo Il Signor Bruschino di Rossini. Ha diretto Orchestre e Ensembles tra le quali: Bayerisches Symphonie Orchester Munchen, Orchestra Sinfonica “I Pomeriggi Musicali”, Philarmonic Orchestra di Kharkov, Divertimento Ensemble, Orchestra Sinfonica “Umberto Giordano” della Provincia di Foggia, Orchestra Sinfonica “G. Rossini” di Pesaro, Orchestra Sinfonica Cantelli, Orchestra Sinfonica U.E.C.O, Orchestra Sinfonica Amleto. Tra le Opere dirette ricordiamo: La Bohème, Tosca, Trovatore, Elisir d’Amore, Rigoletto, Madama Butterfly, La Traviata, Don Giovanni, Le Nozze di Figaro, Il Satyricon, The Beggars’ Opera. Vincitore del premio Rotary Club 2007 per la Direzione d’Orchestra, tra il 2005 e 2008 ha diretto ed arrangiato le musiche per diversi programmi televisivi tutti trasmessi sulle emittenti RAI. Ha effettuato diverse tournée con alcuni artisti della scena pop italiana ed internazionale (Amii Stewart, Jenny B, Aida Cooper) arrangiando più di 100 Standards Jazz per Orchestra Ritmico Sinfonica. È Direttore Stabile dell’Orchestra Circuito Musica – Milano. I suoi pezzi sono stati eseguiti in diversi Festival Nazionali ed Internazionali ricevendo commissioni da alcune delle più alte istituzioni musicali, tra le quali: Ensemble Intercontemporain – IRCAM; Biennale di Venezia 2010 e 2011; Fondazione Arena di Verona; Radio France; Festival KOINE’ – Milano; Festival Nuova Musica, Orchestra della RAI di Torino; Divertimento Ensemble; MITO Settembre Musica Milano; Unione Musicale Torino, Athelas Sinfonietta – Copenhagen. Dal 2010 i suoi pezzi sono editi dalla Casa Editrice Suvini Zerboni Milano. Attualmente insegna Analisi ed Armonia presso il Conservatorio di Musica “Tartini” di Trieste.
ORCHESTRA SINFONICA TITO SCHIPA
È nata nel 1977, fondata su impulso di Carlo Vitale, che l’ha diretta sino al 1988. Successivamente ha avuto come direttori stabili Carlo Frajese, Nicola Samale, Marcello Rota, Elisabetta Maschio, Francesco Vizioli, Carlo Palleschi, Massimo Quarta, Filippo Zigante, Marcello Panni. È stata diretta da prestigiosi direttori ospiti, fra i quali Piero Bellugi, Hubert Soudant, Gustav Kuhn, Donato Renzetti, Aldo Ceccato, Richard Bonynge, Vladimir Delmann, Alain Guingal, Stefano Ranzani, György Györyvanyi Rath, Enrique Mazzola, Hansjörg Schellenberger, Oleg Caetani, Lior Shambadal.
Alle sue stagioni hanno partecipato solisti di fama mondiale come Michele
Campanella, Franco Petracchi, Thomas Demengra, Maxence Larrieu, Leonidas Kavakos, Massimo Quarta, Margaret Marschall, Anna Caterina Antonacci, Danilo Rossi, Enrico Dindo, Andrea Lucchesini, Paolo Restani, Rocco Filippini, Joaquin Achucarro, Antonio Ballista e Bruno Canino, Salvatore Accardo, Benedetto Lupo, Pietro De Maria, Alexander Lonquich, Lilya Zilberstein. Recentemente numerose pagine di autori contemporanei, tra i quali Ivan Fedele, Giorgio Battistelli, Matteo d’Amico, Roman Vlad, hanno avuto al Politeama Greco di Lecce, sede abituale dei concerti, la loro prima esecuzione assoluta. Partecipa annualmente alla Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce e svolge intensa attività sinfonica e lirica nel Salento e nella regione Puglia. L’Orchestra è stata ospite di importanti teatri e istituzioni musicali quali il Teatro Comunale di Bologna, il Festival Internazionale di Nevers, il Teatro di Marsiglia, Euromusica di Asolo, la Sagra Musicale Umbra, la Sagra Malatestiana di Rimini, il Festival Internazionale Latino-americano, il Parco dalla Musica di Roma.
Ha inciso un Omaggio a Tito Schipa con 5 giovani tenori italiani per Bongiovanni.
La Fondazione ICO Tito Schipa, che gestisce anche l’Orchestra Sinfonica è presieduta da Antonio Maria Gabellone; il Direttore Amministrativo è Grazia Manni e Ivan Fedele è il Direttore Artistico.
www.icolecce.it
(P) 2013
Dodicilune ED316
8033309693163
MUSICISTI
Orchestra Sinfonica Tito Schipa
Pasquale Corrado, direttore
solisti:
Vito De Lorenzi, tammorra
Francesco Mangialardo, marimbaphone
Sergio Rizzo, marimbaphone
Total Time 61:18
VIDEO
Concerto ufficiale di presentazione del disco 15 settembre 2013
Omaggio a Piero Milesi
RASSEGNA STAMPA
FOLK BULLETIN (A. Nobis)
RADIOSHERWOOD (radio podcast)
AFFARI ITALIANI (P. Pacoda)
BLOGFOOLK (S. Esposito)