“Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, annerite, diverse […]. Le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d’orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della Storia…” (da: Fahrenehit 451, R. Bradbury).
“Credo che nessuno, dopo aver letto questo romanzo, possa essere rimasto lo stesso di prima. In qualche modo, l’originalità della forma, nella quale un contenuto assolutamente universale prende corpo e lascia il suo messaggio, non può non colpire. E io mi sono lasciato proprio colpire! Il desiderio di divenire qualcosa che possa – dignitosamente – conservare qualcos’altro di assolutamente prezioso, come la più semplice delle bottiglie in mezzo al mare che proteggono vitali richieste di speranza, mi ha da sempre animato. Riuscire ad essere anche semplice contenitore di tesori senza prezzo – come quegli strani e un po’ bislacchi “uomini-libro” inventati da Bradbury- penso sia il riconoscimento più alto che un uomo possa ricevere. Attraverso il penetrante linguaggio della musica ho cercato di esplicitare proprio le fibre più riposte che ho scovato nei miei libri preferiti. In alcuni casi il riferimento ad essi è esplicito fin dal titolo. In altri l’ispirazione m’è venuta da figure che mi hanno cambiato col loro insegnamento, o con il loro semplice essere stati al mondo. ” Paolo Bernardi
“Provo gioia e commozione ascoltando questo CD perché ho avuto il privilegio e l’onore di condividere l’evoluzione artistica di Paolo sin da quando, pur dotato di una solida preparazione musicale e culturale, ha scelto di avvicinarsi alla musica jazz. Posso testimoniare una serietà e un impegno davvero unici, la curiosità di conoscere tutti gli stili, senza cercare scorciatoie, raggiungendo, in tempi brevissimi, una maturità artistica che è rappresentata in questo mirabile e laborioso lavoro musicale. La solida preparazione è riconoscibile nel ’comping’ attento, sempre di sostegno ai solisti, nelle ricercate composizioni (ben otto brani originali su dieci tracce), presentate con estrema cura dei particolari, nelle improvvisazioni, nei momenti di piano solo, in cui sono chiari i richiami alla musica colta, nell’equilibrio tra le parti scritte e le improvvisazioni dei solisti, nell’attribuzione delle parti. Si percepisce una forte regia che, senza nulla togliere alla spontaneità espressiva, è accolta e condivisa dai musicisti con estrema sensibilità, con il risultato di creare pagine musicali piene di emozioni. Fahrenheit Project presenta una varietà di toni e di atmosfere grazie alla sapiente scrittura, all’ottima interpretazione e alle combinazioni strumentali, pur nel gruppo ristretto. Paolo si alterna al pianoforte acustico, al piano Fender e alla fisarmonica, Piercarlo al sassofono tenore e al clarinetto. Significativi i riferimenti letterari riportati in copertina: ulteriori spunti di riflessione che contribuiscono a dare unità al progetto, sottolineando la profondità culturale del leader. La vena compositiva di Paolo si rivela anche negli accurati arrangiamenti, sia degli originali che dei due standards, nelle belle linee utilizzate per i passaggi all’unisono di Stella by Starlight e dell’introduzione e del finale di Strade Secondarie. Le melodie di Luna di Pomeriggio (la parte iniziale), di Fulgens e di Per il tuo cuore sono davvero toccanti, anche per come sono eseguite. Sono io che devo ringraziarti, Paolo. Conoscendo la tua vivacità intellettuale, alimentata da un’integrità morale e da un continuo spirito di ricerca, sono certa che continuerai a farci dono di altre ispirate creazioni musicali. “ Cinzia Gizzi
”Ho conosciuto Paolo al conservatorio di Roma ed ero rimasta sempre affascinata dalla sua musicalità. Questa sua predisposizione per l’armonia, questa voglia di ricercare qualcosa di personale.. La propria voce! Ed e’ quello che mi ha colpito di più su questo suo primo lavoro!! La musica e’ fresca ed originale. Un quartetto davvero piacevole da ascoltare.” Rita Marcotulli
“Un album dove la commistione tra jazz, letteratura, arte e cultura è veramente palpabile all’ascolto” (NEW NOTIZIE-Pierluigi Balzarini)
”10 brani in tutto per un ensemble compatto e frizzante, dalle poliedriche alchimie e dal brioso modo di stare sul pezzo” (JAZZ COLOURS – Marco Maimeri)
”La sensazione è che il quartetto abbia sempre bene in mente quello che deve dir fraseggiando non per divagare, ma per sviluppare il tema” (MESCALINA – Vittorio Formenti)
“Una forte commistione musicale con molteplici varietà d’atmosfere” (ORE 12, gennaio 2012 – Maurizio Gregorini)
“Il disco si lascia influenzare direttamente da alcune opere letterarie cercando di rendere in musica l’atmosfera che le caratterizza, attraverso la sensibilità di Bernardi, che si alterna al pianoforte acustico, al Fender e alla fisarmonica” (CIOCIARIA OGGI)
“Pur essendo una formazione classica per il jazz è tanto più pregevole quando vi svicola, sia dal punto di vista timbrico, ma anche dal punto di vista dell’organizzazione dei pezzi, dove composizione e improvvisazione non seguono lo sviluppo ormai ovvio e i molteplici riferimenti sia colti che di genere si fanno sentire” (BLOW-UP, dario De Marco)
(P) 2011
Dodicilune ED287
8033309692876
Musicisti
Paolo Bernardi, piano, el. piano, accordion
Piercarlo Salvia, tenor sax, clarinet
Francesco De Palma, doublebass
Pietro Fumagalli, drums
Total Time 57:43
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