Concerto di presentazione
28 settembre 2013 ore 17,00
Museo Civico Archeologico di Sarteano
Disponibile dal 15 Giugno 2013
Concerto ufficiale di presentazione del disco
15 Giugno 2013
Parco di Villa Chigi
Castelnuovo Berardenga (SI)
ore 22.00
Festa del Gusto Nuovo “Castelnovino”
Etruscology. “Nascere in Toscana vuol dire respirare tutti i giorni gli odori ed i colori di una terra gremita di storia. Una storia che affonda le sue radici nell’antichità e di certo profondamente legata alla civiltà etrusca, che fu capostipite di una lunga contaminazione culturale dovuta alle varie dominazioni di popoli che nei secoli hanno solcato questa regione. Ogni buon toscano che si rispetti però, nonostante nel sangue abbia geni di vari popoli, si sente in genere visceralmente legato e fiero della sua prima discendenza e di conseguenza molto interessato a tutti i vari aspetti che la civiltà etrusca continua a tramandarci tramite i suoi resti.
Il progetto Etruscology si ispira e vuole essere un omaggio a quella che fu la musica Etrusca. Purtroppo non sono giunte fino a noi partiture o metodi che ci potessero far sentire le melodie e i ritmi uditi nel passato. Fortunatamente però ci sono giunte molte illustrazioni dipinte o scolpite di strumenti musicali dell’epoca e, in alcuni casi, sono stati trovati anche resti ben conservati di strumenti musicali. Ciò a permesso di individuare quali note questi strumenti potessero suonare. Grazie a questa ricerca effettuata nei musei archeologici della Toscana, in particolare nel museo archeologico di Sarteano e grazie anche ad un approfondito studio della musica greca, che influì moltissimo su quella etrusca, sono stati creati dei brani originali che hanno dentro di se regole autoimposte derivate da questa ricerca. Ad esempio nel brano “Etruscology” è stata rispettata la modalità dorica derivante dalla cultura greca. Nel brano “Ombre della sera”, invece, sono state usate per il tema le note ricavate dai resti di un flauto etrusco.
La tela e la cornice sulle quali sono state dipinte queste note sono però quelle del jazz e della musica mediterranea che danno un punto di vista moderno su note e regole antiche. L’organico degli strumenti, costituito da chitarra classica, sassofono, clarinetto, violoncello, contrabbasso e percussioni, è stato scelto come ipotetica evoluzione degli strumenti antichi, ma anche per fondere la sonorità della musica moderna con quella classica.
Il risultato di questo lavoro è la voce introspettiva di un compositore e di un gruppo toscano, che vuole raccontare la sua terra attraverso una grammatica antica ma con un linguaggio moderno che si insinua sotto pelle come il profumo di un cipresso” Fabrizio Bai
(P) 2013
Dodicilune ED311
8033309693118
MUSICISTI
Fabrizio Bai, chitarra
Massimo Guerri, sassofoni, clarinetto
Andrea Beninati, violoncello, percussioni
Maurizio Costantini, contrabbasso
Total Time 43:58
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