VOLA TOMMASO SU MODUGNO TRA ANNI ’60 E TRADIZIONE. Bruno Tommaso con la sua orchestra ispeziona, arrangia alcuni standard di Domenico Modugno. Mara De Mutiis va talvolta in voce. Titolo dell’album Dodicilune è Amare Terre. Potete riascoltare tra l’altro Tu si na cosa grande, Cantu d’ammuri, O ccafè, Cavaddu Cecu de la minera o Resta cu mmè. Tommaso aggiorna i temi senza dimenticare certo concettismo sonoro anni sessanta. E il vecchio incanto non si perde. (Enzo Siciliano, IL VENERDI’ DI REPUBBLICA)
(P) 2002
Dodicilune ED209
8033309692098
Musicisti
Bruno Tommaso: direction, piano
Mara De Mutiis: voice
Vincenzo Deluci: trumpet
Michele Marrano: french horn
Sabino Fino: tenor sax
Gaetano Partipilo: alto sax
Rossano Emili: bariton sax
Lucio Ferrara: guitar
Giovanni De Sossi: bass
Antonio Di Lorenzo: drums, percussions
Total Time: 68:28
(IL MANIFESTO) MIMMO MODUGNO IN JAZZ. Di Domenico Modugno, delle sue canzoni, delle sue spontanee contaminazioni tra musica folk, vocalità popolaresca e urlatori del rock, non si finirà mai di parlare abbastanza. E la sua genialità di autore, a qualche anno dalla morte, continua a intrigare più di un musicista. Oggi ci prova il jazz a penetrare dentro una musica che più sonora non si può. E forse non poteva essere che quel poliedrico compositore, direttore, esecutore, capace di miscelare le lezioni dei jazzisti più innovativi con quelle della musica colta più intrigante, e che corrisponde al nome di Bruno Tommaso, a operare un intervento così inusitato. E’ da poco uscito, per le edizioni Dodicilune, il cd Amare Terre. La musica di Domenico Modugno, raccolta e rilettura in chiave jazz di nove canzoni del cantautore pugliese operata dalla Bruno Tommaso Orchestra. E così la tromba di Vincenzo Deluci, l’ammaliante voce di Mara De Mutiis, il corno di Michele Marrano, i sax di Sabino Fino, Gaetano Partipilo e Rossano Emili, la chitarra di Lucio Ferrara, il contrabbasso di Giovanni De Sossi, la batteria e le percussioni di Antonio Di Lorenzo, riunite dalla sensibilità tutta particolare di Bruno Tommaso, ci portano dentro il geniale disordine musicale del cantautore, attore, guitto, personaggio pubblico. Si parte dalla sonorità mediterranea di Amara terra mia per proseguire con le divagazioni dal sapore sudamericano di Notte chiara. Dalle suggestioni di Resta cu’ mme a O’ ccafè, dal duetto pianoforte-voce di Tu si ‘na cosa grande ai veri e propri viaggi nel mito della memoria popolare e intima di Cavaddu cecu de la miniera e Canto d’ammuri. La leggerezza di Musetto e il sarcasmo di Io, mammeta e tu chiudono questo cd di omaggio, quanto mai necessario, a Modugno. (mi. fum.)
(ALL ABOUT JAZZ ITALIA) Secondo lavoro discografico e primo lavoro originale arrangiato e orchestrato appositamente per la BTO (Bruno Tommaso Orchestra), si ispira a Domenico (Mimmo) Modugno, personaggio famosissimo ed autore di canzoni celeberrime ma, nello stesso tempo, figura poco frequentata dal punto di vista critico e musicale La carriera di Modugno ha qualche affinità con quella di Bruno Tommaso: anche Modugno era versatile, utilizzava materiali artistici eterogenei, era curioso, ed aveva “un qualcosa” che rende difficile l’inquadramento in un canone: cantante, cantautore, guitto, attore, autore radiofonico, personaggio pubblico e parlamentare radicale. Ci voleva la sensibilità e la curiosità di Bruno Tommaso, unita a una buona dose di “coraggio”, per lavorare sulla sua musica: sono talmente note e familiari le note di molte delle melodie di Modugno che è costante il rischio che l’orecchio possa ricadere sui materiali musicali originari vanificando il lavoro di elaborazione. Modugno era uno che “annusava”, frequentava “luoghi” artistici differenti (operette, canzoni, film, canti popolari), a volte con levità e disimpegno altre con passionalità, intensità, questa molteplicità di ispirazione si sente nel lavoro sviluppato per l’Orchestra. La scaletta dei brani, alcuni di questi notissimi altri meno, stuzzica la voglia di ascoltare il lavoro svolto dalla BTO. Le canzoni originali si trasformano, vengono elaborate attraverso procedimenti contemporanei o prassi jazz e i tratti originali quasi scompaiono. In taluni casi l’approccio è giocoso, leggero come spesso accade nei lavori di Tommaso (si potrebbe dire, con Calvino delle Lezioni Americane: “.leggero come un uccello.”).